Denise Colomb, ritratti d’artisti
Avignone, sede dei Papi dal 9 marzo 1309 al 17 gennaio 1377, del festival di teatro creato da Jean Vilar nel 1947 e soprattutto di luoghi d’arte. Le manifestazioni culturali sono un “emblema” per la città che raccoglie alcuni tra i più interessanti musei francesi. Tra questi il museo Angladon-Dubrujeaud in cui è in corso, fino al 3 novembre, la mostra fotografica “Denise Colomb, ritratti d’artisti”.
Il museo ospita una collezione d’opere di pittori importanti quali Degas, Daumier, Manet, Sisley, Forain, Van Gogh, Cézanne, Picasso e Modigliani, appartenute a una coppia di collezionisti, Jean e Paulette Angladon-Dubrujeaud, eredi del famoso sarto da donna e collezionista parigino Jacques Doucet.
Nella cornice di uno splendido palazzetto del Settecento, si articola l’esposizione – organizzata dal Jeu de Paume in collaborazione con la Mediateca dell’architettura e del patrimonio del Ministero della Cultura e della Comunicazione – che presenta una selezione dei migliori ritratti d’artisti scattati da Denise Colomb, realizzati per la maggior parte a Parigi negli anni ‘50.
Lo spettatore potrà scoprire attraverso l’occhio della fotografa alcuni aspetti della personalità di: Adam, Arp, Artaud, Bazaine, Bissière, Brauner, Braque, Calder (nella foto Ministère de la Culture et de la Communication / Médiathèque de l’architecture et du patrimoine/Dist. Rmn ©Denise Colomb), César, Chagall, Delaunay, Dodeigne, Duault, Dubuffet, Ernst, Etienne-Martin, Giacometti, Gilioli, Gontcharova, Hantaï, Hartung, Hélion, Jacobsen, Kallos, Lam, Laurens, Loeb, Magnelli, Manessier, Masson, Miró, Picasso, Poliakoff, Richier, Riopelle, de Staël, Tinguely, Villon, Vasarely, Zao Wou-Ki e altri “amici”.
Denise Colomb, nata Denise Loeb nel 1902, adotta lo pseudonimo di Colomb durante la guerra a causa delle sue origini ebraiche. Musicista, madre di tre bambini, si appassiona alla fotografia senza l’ambizione di diventare una professionista, ma il suo stile – che predilige il bianco e nero – la rende famosa, inserendola nella tradizione francese del realismo poetico.
È con Antonin Artaud che comincia, nel 1947, una lunga serie di ritratti d’artisti; con la sua camera coglie l’immaginario tormentato dell’attore e teorico teatrale, la bellezza tragica di Nicolas de Staël, l’umiltà e il rigore di Giacometti. Questo sguardo attento di Denise si posa anche sulla gente comune. A 90 anni passati, la fotografa realizza alcuni ritratti “a specchio” e si appassiona alle maschere africane, un’ulteriore dimostrazione del suo amore inesauribile per l’uomo e per l’arte. Denise Colomb muore il 1° gennaio 2004, a 102 anni.
Cristina Biordi