La terra della biodiversità
Numerose le attrattive turistiche della Guyana, con i suoi molteplici aspetti paesaggistici e l’incontaminata varietà della fauna e della flora
Un ambiente naturale tropicale ineguagliabile, dal litorale alla densa foresta, per la presenza di specie endemiche uniche. Un patrimonio naturale eccezionale di 8 milioni di ettari di foresta vergine. Un bene prezioso che bisogna preservare. Una ricchezza incomparabile, numerose specie coesistono circondate da una lussureggiante vegetazione, aironi, egrette, jacane, galline d’acqua, giaguari, puma, armadilli a nove fasce, anaconde, migali, tucani, pappagalli, i maestosi ibis rossi, e tanti altri…
Guyana, il dipartimento d’oltremare francese situato a nord-est dell’America meridionale, è un luogo magico per gli amanti della natura. La riserva naturale della Palude di Kaw-Roura, a sud-est di Caienna, accessibile unicamente per via fluviale, è un’autentica immersione nella natura. Con la sua superficie di 95.000 ettari è la seconda riserva naturale francese. Le sue acque ospitano una grande quantità di caimani, in particolare i caimani neri. Il villaggio di Kaw si trova nella riserva stessa, mentre la città più vicina è Roura.
L’identità culturale e architettonica guianese è segnata dalle tracce della colonizzazione. La capitale, Caienna, situata nella foce del fiume omonimo ne è un esempio con il suo Municipio costruito dai gesuiti nel 1890, la Place de Palmistes, la commerciale Avenue Général de Gaulle, le rovine del fortino Fort Cépérou, risalenti al 17° secolo.
Nella città di Kourou, cambio di decoro, con il suo Centro Spaziale, creato nell’aprile del 1964, un sitoeccezionale di 650 kmÇ di superfice che, grazie alla sua vicinanza con l’equatore consente di effettuare lanci in condizioni ideali a Ariane 5, Soyuz e Vega. Gli attori principali del mondo spaziale il cnes (il centro nazionale per gli studi spaziali), esa (l’Agenzia Spaziale Europea) e arianespace ne hanno fatto un ambiente moderno e all’avanguardia. Il centro spaziale e il Museo dello spazio sono due luoghi imperdibili per scoprire la conquista spaziale e la sua storia. Al largo di Kourou, il piccolo arcipelago delle tre isole du Salut, nella più grande, l’Ile Royale, rimangono le tracce del famigerato bagno penale in cui venivano deportati i prigionieri soprattutto criminali e recidivi, fra i quali Henri Charrière conosciuto con il nome di ‘Papillon’ e Guillaume Seznec. Sono stati conservati il vecchio quartiere penitenziario dei prigionieri di diritto comune, l’ospedale e la cappella. L’Île du Diable era riservata ai prigionieri politici, tra cui il celebre Dreyfus e non lontana c’è l’Île St Joseph.
In questa terra, la parola diversità prende il vero significato, per le sue tradizioni, il suo modo di vivere ma anche per la composizione etnica assai eterogenea. Le diverse comunità vivono insieme da molte generazioni, il gruppo etnico più numeroso è quello creolo, c’è poi la comunità europea composta principalmente da francesi, i due gruppi della comunitàasiatica gli hmong e i cinesi, gli amerindi divisi in diversi gruppi… Uno dei principali avvenimenti guianesi, a febbraio, è il tradizionale Carnevale, celebre per la sua durata, è il piu’ lungo del mondo.
Sfilate musicali e danze frenetiche, costumi tradizionali, carri riccamente decorati, infervoriscono le strade ogni fine settimana esprimendo la diversità etnica e culturale. Gli organizzatori scelgono, ogni anno, per i gruppi partecipanti, un tema e un colore. Colore e ritmo entusiasmano i partecipanti e gli spettatori durante la Grande Sfilata della città spaziale, l’ultima domenica del Carnevale. Attualmente è il più grande della Guyana. Una giuria assegna dei trofei ai gruppi carnevaleschi in base a criteri precisi: costumi, canti, musica e creatività.
Un’esperienza assolutamente unica. Secondo la tradizione locale, un personaggio centrale delle festività notturne è la famosa « touloulou », la regina del Carnevale, immagine della vita, della gioia e dell’allegria. Nei dancing numerose le “touloulous”, mascherate dalla testa ai piedi perché non devono essere riconosciute, che invitano gli uomini a danzare il famoso « piquet », al suono dell’orchestra dal ritmo scatenato e frenetico. A tavola, tante le varietà culinarie frutto di un mix gustoso di influenze asiatiche, africane, cinesi e indigene. Simbolo della gastronomia locale è il brodo di awara, un piatto originariamente africano che si prepara a Pasqua e per la Pentecoste e che si serve spesso ai nuovi arrivati per augurare il benvenuto.