Momenti da ricordare
I segreti per degustare al meglio un vino secondo Philippe Faure-Brac, uno dei migliori sommelier del mondo
Celebrato a Rio de Janeiro come migliore sommelier del mondo nel 1992, Philippe Faure-Brac ci ha aperto le porte della ricchissima cantina del suo “Bistrot du Sommelier”, cuore nevralgico del ristorante, insieme ai giornalisti della stampa estera in Francia (APE) che fanno parte del Club degli Amanti del Vino (CAV). Una degustazione speciale, anzi eccezionale, attorno ad alcuni vini del bordolese. Fra le etichette l’elegante Saint-Julien (Château Lagrange), Saint-Emilion (Château Fonroque), Margaux (Château Prieuré-Lichine), Pomerol, alcuni Médocs e tanti altri. Castelli eccezionali e vini per tutti i gusti, eleganti, gradevoli, aromatici, intensi, freschi, rotondi e seducenti, tutti aggettivi che ovviamente abbiamo “rubato” al padrone di casa, esperto in materia come pochi al mondo, capace di sviluppare in ciascuno un piacere superiore nella degustazione della bevanda di Bacco. “Ho avuto la fortuna di degustare dei vini eccezionali che fanno parte dei miei più grandi e piacevoli ricordi”, ci ha confidato soddisfatto Philippe Faure-Brac. Grande appassionato di vini e gastronomia, nato a Marsiglia da padre francese e madre italiana si è trasferito quindi a Parigi dove ha iniziato il mestiere che tanto lo appassiona. Quest’anno festeggia i 30 anni del suo bistrot, un luogo per gli amanti del vino ma anche per chi adora scoprire pietanze prelibate. Offre ai propri clienti, con arte, “Un bel viaggio tra i vigneti francesi e del mondo, grazie ad una possibilità di scelta tra bottiglie di 35 paesi”. Esclusività della casa è il gioco di luci progettato esclusivamente per il Bistrot e per i suoi vini, in maniera da permettere una degustazione ancora più particolareggiata ed unica: “Quando si assaggia un vino è un’esperienza da ricordare, quindi tutto deve essere perfetto…”. E se ce lo suggerisce lui, c’è da crederci davvero…
Michela Secci